Il Pirellone ha deciso… Questa locuzione ormai entrata nel linguaggio comune ben denota il radicamento dell’edificio nell’immaginario collettivo, ma ancora di più la sua identificazione con Regione Lombardia.
Il Pirellone ha deciso… Questa locuzione ormai entrata nel linguaggio comune ben denota il radicamento dell’edificio nell’immaginario collettivo, ma ancora di più la sua identificazione con Regione Lombardia. La permanenza quarantennale della Regione, della Giunta e del Consiglio nel Grattacielo ha infatti permesso di identificare la forma architettonica con l’Istituzione. Nel 1978 Regione Lombardia acquista il Grattacielo e procede alla ristrutturazione interna degli spazi di lavoro e di rappresentanza; il 2 giugno 1980 si tiene la prima seduta di Consiglio nella nuova sala consiliare (già centro meccanografico Pirelli), caratterizzata dalla bella struttura a portali incrociati. Sotto il segno della Rosa Camuna, disegnato da Noorda, Sambonet, Tovaglia e Munari, Regione Lombardia ha preso possesso del Grattacielo. È una sera di aprile del 2002 quando un piccolo velivolo da turismo centra il ventiseiesimo piano del palazzo portando distruzione e morte all’interno degli uffici della Regione. La struttura resiste, ma i danni sono ingenti, e la tragedia crea l’occasione per progettarne la rinascita. L’incidente ha richiesto ampie operazioni di restauro, innanzitutto per riparare i tre piani della facciata interessati dall’impatto, ma anche per risolvere problemi cronici che affliggevano l’edificio: il distacco del rivestimento ceramico esterno (consolidamento di 12.000 mq di tesserine di 2 x 2 cm, già da tempo trattenute da reti metalliche, e sostituzione di 250.000 pezzi); il layout degli uffici regionali; la riqualificazione dell’auditorium al piano interrato; il recupero del belvedere all’ultimo piano; l’adeguamento alle norme di sicurezza e risparmio energetico (ad esempio, sono stati riqualificati oltre 10.000 mq di facciate continue in alluminio e vetro). Una commissione tecnico-scientifica ha individuato i più aggiornati criteri d’intervento, promuovendo le indagini necessarie per procedere all’opera di restauro del moderno messo in atto dai professionisti di Renato Sarno Group e Corvino e Multari Associati fra il 2002 e il 2005. Il risultato è un complesso architettonico restituito alle proprie funzioni originarie – luogo di lavoro dalle straordinarie qualità spaziali e ambientali – e in grado di guardare a un futuro sostenibile. Ma ciò che appare ancora più importante è che questo intervento non ha dissimulato l’età del Grattacielo, ha piuttosto esaltato la qualità dei suoi primi sessant’anni. Luogo di attività istituzionale, di incontri, di attività culturali aperte al territorio, il Grattacielo è anche strumento di comunicazione con il proprio fronte che, “acceso” opportunamente, è in grado di lanciare messaggi, immagini e suggestioni.
Leggi di piùPrima seduta del Consiglio Regionale della Lombardia al Grattacielo Pirelli, 2 giugno 1980 foto De Bellis / Fotogramma
Intervento del Dalai Lama al Consiglio Regionale della Lombardia, 1999 (ANSA Archivio Regione Lombardia)
La senatrice Liliana Segre in visita al Pirellone accompagnata dal presidente Fontana e dal presidente Fermi, 11 febbraio 2020 (Archivio Consiglio Regionale della Lombardia)
Con le Regioni la Repubblica doveva e poteva diventare un soggetto politico finalmente caratterizzato da un vero pluralismo istituzionale. Un insieme di cui lo Stato è solo un elemento: il maggiore s’intende, ma non l’unico. Oggi noi dobbiamo costruire la nuova italicità con riferimento non più all’espressione geografica dello stivale, ma a quello dell’italianità in Europa e nel mondo